Vitigni:
Dolcetto 100%.
Gradazione: minimo 12.5% / 13% per il riserva
Questo vino rosso si può produrre in 22 comuni del Monferrato Ovadese in provincia di Alessandria.
Attenzione alle etichette: potrai trovare questo vino rosso in varie tipologie.
“Dolcetto di Ovada Superiore” o “Ovada”
“Dolcetto di Ovada Superiore” o “Ovada” “riserva”
“Dolcetto di Ovada Superiore” o “Ovada” “vigna”
“Dolcetto di Ovada Superiore” o “Ovada” “vigna” “riserva”
Se in etichetta trovi sono la dicitura “Dolcetto di Ovada” (senza la parola superiore) sai che stai bevendo o comprando una Doc e non una Docg.
Invece se trovi la parola Ovada, allora sì ti trovi di fronte a un vino Docg.
Detto questo quando ci si trova alle prese con un valido produttore sono ottime sia la Doc sia la Docg, ci sono solo alcune regole da disciplinare che rendono leggermente diversi i due vini. In particolare per essere “superiore” il vino deve avere una gradazione minima più alta rispetto alla Doc, inoltre per disciplinare varia anche il periodo minimo di invecchiamento.
I terreni dove viene coltivata l’uva dolcetto per produrre questi vini devono essere collinari con altitudine non superiore a 600 metri.
L’Ovada Docg deve invecchiare come minimo 12 mesi, per le tipologie Riserva e Vigna il periodo di riposto prima della commercializzazione sale a 20 mesi
Colore: rosso rubino tendente al granato.
Profumi: frutta rossa, frutta matura, spezie.
Abbinamento: salumi della tradizione piemontese, formaggi mediamente stagionati, primi piatti soprattutto con sugo di pomodoro, arrosto.