Vitigni:
Nebbiolo (Spanna) dal 50% al 70%; Vespolina e Uva Rara, da sole o congiuntamente, max. 50%; altro numero sei idonea alla coltivazione in Piemonte max. 10%.
Colore: Rosso rubino.
Profumo: fine, intenso, piacevolmente gradevole, si avvertono chiaramente sfumature di fragole e frutti rossi, ma anche di mammola e viola
Gusto: asciutto, sapido ed armonico
Invecchiamento: minimo 22 mesi, di cui 12 in legno secondo il disciplinare. La tipologia “Riserva” richiede un periodo di invecchiamento più lungo: 34 mesi, pur invecchiare fino a 7 anni.
Temperatura di servizio: 16° – 18°.
Abbinamenti:
Si abbina preferibilmente con i piatti della cucina novarese (brasato di manzo, lombata di maiale, salsiccia).
Il Fara era molto apprezzato da abati, vescovi e signori che, in età medievale, si dedicavano alla coltura dei suoi vitigni non solo per fini liturgici, ma anche per assicurarsi una rendita indispensabile al sostentamento della comunità ecclesiastica attraverso la vendita del prodotto. Nonostante la base di Nebbiolo sia percentualmente inferiore rispetto ad altri vini della zona, il Fara è molto apprezzato dai consumatori, anche come prodotto da gustare in tempi più immediati, in funzione della sua freschezza e piacevolezza. È stato riconosciuto a D.O C. nel 1969.