CLASSIFICAZIONE DEI VINI AUSTRALIANI
In Australia è in vigore il sistema di qualità definisce e impone le norme che devono essere applicate nella compilazione delle etichette chiamato LIP (Label Integrity Programme).
Le etichette dei vini Australiani devono fornire ai consumatori tutte le informazioni sul vino contenuto nella bottiglia.
Se nell’etichetta è riportato il nome del vitigno, il vino dovrà essere per almeno l’85% prodotto con l’uva indicata. Se nell’etichetta è riportata la zona di produzione, il vino dovrà per almeno l’85% essere prodotto nella zona indicata. Se nell’etichetta è riportata l’annata, il vino dovrà essere per almeno il 95% prodotto con uve di quella vendemmia.
Se il vino viene prodotto con più uve, queste vengono indicate nell’etichetta in ordine di quantità decrescente. Un “Cabernet Sauvignon-Merlot” è prodotto con uve di cui il Cabernet Sauvignon costituisce la percentuale maggiore. Devono anche essere riportate le esatte percentuali, che spesso vengono specificate nella retroetichetta.
Lo stesso principio si applica anche a vini le cui uve provengono da più di una zona. Un’usanza peculiare dei produttori Australiani è l’utilizzo della dicitura “Bin” in etichetta, seguita da un numero. In origine il “Bin” rappresentava il numero del contenitore da dove proveniva il vino prima dell’imbottigliamento.
Il numero identificava dunque un vino prodotto in uno specifico anno e con un determinato metodo. Ancora oggi moltissimi vini Australiani riportano in etichetta la dicitura Bin seguita dal numero con cui sono da sempre conosciuti.