CLASSIFICAZIONE DEI VINI TEDESCHI
Il sistema di qualità tedesco divide i vini in vini da tavola e vini di qualità. La maggioranza del vino prodotto in Germania, circa il 95%, appartiene alle categorie di qualità (QbA e QmP) mentre il restante è destinato ai vini da tavola.
Le denominazioni per i vini di qualità sono:
QBA Qualitätswein bestimmter Anbaugebiete (vini di qualità da regione determinata): provenienti da 13 regioni autorizzate, devono raggiungere un contenuto alcolico finale di almeno 7%. E’ ammessa l’addizione di zuccheri al mosto (chaptalisation) o di mosto non fermentato (süssreserve) purché della stessa origine del vino a cui viene aggiunto. Paragonabile ad un “DOC”
QMP Qualitätswein mit Prädikat (vini di qualità con predicato): anch’essi provenienti dalle 13 regioni autorizzate, non possono subire alcun tipo di arricchimento con zucchero. Paragonabile ad un “DOCG”
Le denominazioni per i vini da tavola sono:
Tafelwein (vini da tavola): prodotti in regioni autorizzate, devono raggiungere un contenuto alcolico finale di almeno 8% ottenibile anche tramite l’arricchimento di zucchero. Equivalente ad un “vino da tavola”
Landwein (vini regionali): prodotti in zone determinate, devono raggiungere un contenuto alcolico finale di almeno 8,5% ottenibile anche tramite l’arricchimento di zucchero. Corrisponde ad un “IGT”
CLASSIFICAZIONE PER CONTENUTO ZUCCHERINO DEL MOSTO
In base al grado di maturazione dell’uva ed al contenuto zuccherino presente nel mosto, i vini QMP e solo quelli, sono soggetti ad una ulteriore classificazione che fa riferimento ai gradi Oechsle (Oe) un’unità di misura per indicare di quanti grammi un litro di mosto supera il peso di un litro di acqua. L’indicazione del grado minimo da raggiungere varia nelle singole regioni vitivinicole.
Avremo quindi, ordinati per grado di maturazione crescente:
Kabinett: vino con contenuto zuccherino del mosto non inferiore a 70° Oe
Spatlese (“vendemmia tardiva”): vino prodotto con uve da vendemmia tardiva la cui data di inizio è stabilita ufficialmente ogni anno. Minimo 76° Oe
Auslese (“vendemmia selzionata”): vino prodotto con raccolta manuale di grappoli accuratamente selezionati in vendemmia, anche attaccati da muffa nobile (botrytis cinerea). Non inferiore a 83° Oe.
Beerenauslese (“vendemmia selezionata di acini”): vino di grande concentrazione ottenuto con la vendemmia manuale di acini selezionati surmaturi e/o attaccati da botrytis. Concentrazione non inferiore a 110° Oe.
Trockenbeerenauslese (“vendemmia selezionata di acini disidratati”): prodotti con la stessa concezione dei beerenauslese, si presentano ancora più concentrati e devono ottenere almeno 150° Oe.
Eiswein: uve vendemmiate ad una temperatura non superiore ai -7° con concentrazione non inferiore a 110° Oe.
Tutte le categorie di vini, inclusi i QP, possono essere vinificati portando a termine la fermentazione per ottenere vini secchi oppure interrompendola prima ed ottenendo così vini semidolci o dolci. La menzione riportata in etichetta sarà quindi:
Trockeno Dry per i vini secchi con al massimo 9 grammi/litro di zuccheri residui
Halbtrockeno Off-Dry o Feinherb per vini semi secchi con al massimo18 grammi/litro di zuccheri residui
Mentre i Kabinett, e a volte gli Auslese, possono trovarsi nella versione secca e semisecca, i Beerenauslese, i Trockenbeerenauslese e gli Eiswein sono sempre caratterizzati da residuo zuccherino.
CLASSIFICAZIONE VDP IN BASE AI VIGNETI
Esiste un’ulteriore classificazione, riferita ai vigneti, fatta dalla VDP (Verband Deutscher Prädikatsweingüter), l’Associazione dei Viticoltori Tedeschi di Qualità, fondata nel 1910 e più antica al mondo. Si tratta quindi di una classificazione che non comporta obblighi legislativi. I coltivatori che vi aderiscono utilizzano il simbolo dell’aquila che porta un grappolo d’uva.
Queste le indicazioni di qualità, in ordine crescente, dei vini che fanno riferimento alla classificazione:
Gutswein: base della piramide produttiva, vigneti di proprietà e che rispettano i rigidi protocolli dell’associazione (simile alla denominazione “Regional” in Borgogna)
Ortswein: migliori vigneti di uno specifico comune vinicolo con basse rese (simile alle denominazione “Village”)
Erste Lage: vigneti di prima classe con rese limitate e vitigni legati alla tradizione locale (assimilabile al “Premier Cru”)
Grosses Lage: specifiche particelle dei migliori vigneti con bassissime rese e restrizione sui vitigni (assimilabile al “Gran Cru”)
Alla classificazione si possono aggiungere in etichetta queste indicazioni:
Grosses Gewächs(GG): vini secchi di categoria Grosse Lage
Prädikat: vini dolci e/o fruttati di categoria Grosse Lage
Alte Reben: vecchie vigne
Sonnenhur(meridiana): parte del vigneto meglio esposta al sole
DULCIS IN FUNDO
Un ulteriore indicazione di qualità è data dalla capsula:
Goldkapsel(GK): capsula oro
Langegoldkapsel(LGK): capsula d’oro lunga
Riferiti a vini Auslese e Beerenauslese, identificano, a livello non ufficiale, un vino edelsüße (dolce nobile) che ha raggiunto una concentrazione di zuccheri nel mosto superiore a quella prevista dal proprio prädikat di riferimento o che ha risentito in maniera ottimale dell’azione della botrytis cinerea raggiungendo particolare eleganza, alta concentrazione ed un’aromaticità superiore non reperibile in tutte le annate.
Il colore della capsula e/o dell’etichetta è utilizzato da alcuni produttori per indicare la dolcezza del vino:
Bianco: vino secco
Verde: vino semi secco
Nero: vino dolce
Rimane poi, in alcuni vini, il riferimento ad una vecchia classificazione scaduta nel 1975 ma ancora in uso presso alcuni produttori che utilizza le stelle:
*, **,*** Sterne (Stelle) a indicare un QmP vendemmiato ad un livello di maturazione delle uve maggiore o un vino più intenso e dolce
APPENDICE (SOLO PER WINE-GEEK)
Ci sarebbe un altro parametro da considerare per i veri “fissati” del vino ed è il misterioso Amtliche Prüfungsnummer (AP number), un codice riportato in etichetta che riporta informazioni riguardanti l’imbottigliamento.
I numeri di cui è composto (X XXX XXX XX XX) indicano, nell’ordine, la stazione di assaggio cui è stato inviato il campione del vino, il paese dove si trova l’azienda produttrice, il produttore, l’imbottigliamento, l’anno di presentazione del campione alla stazione di assaggio.
Particolarmente importante la penultima coppia di numeri relativa all’imbottigliamento. Per ogni QmP, infatti, da un singolo vigneto è possibile ottenere diverse qualità legate alle specifiche parcelle che il produttore può vinificare e imbottigliare separatamente e vendere quindi a prezzi differenti.
Per “semplificare” la vita al consumatore spesso questa indicazione di maggiore qualità è riportata anche attraverso la capsula dorata o il sistema delle stelle.